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Ricordo bene il loro album precedente, "Madre, Protégenos", non tanto per le sue qualità intrinseche, quanto per le critiche che mi riempirono la casella mail dato che a me, personalmente, quel disco aveva detto poco o nulla. Della serie, i gusti son gusti... Bene, questo "Immaculada" segue la scia del predecessore, con un Ducan Patterson (che come saprete ha fatto parte degli Antimatter e degli Anathema) sempre più a suo agio nel proporre le sue musiche in territori più morbidi e meno aggressivi. Sonorità eteree, riferimenti più o meno velati ad atmosfere proprie di Dead Can Dance ed affini, qualche mini suite (Cetatea Cisnadioara) e un atmosfera generale molto più coesa e a fuoco rispetto a prima. Ottima prova di  Lisa Cuthbert, già voce con gli Antimatter, che regala una performance davvero convincente segnando in modo indelebile l'album con il suo particolarissimo timbro vocale. Vic Anselmo presta le sue corde vocali in "Adoration", che non è una cover dei Cranes, ma uno dei pezzi sinora meglio riusciti agli Ion. Presenti nell'album anche Oana Alexandra Coman-Sipeanu ed Aoife Cuthbert, che con il loro apporto contribuiscono alla riuscita del disco. Che ancora una volta capolavoro non è, ma che sembra essere molto più a fuoco rispetto al suo predecessore. Come già scritto, Patterson sembra essersi ambientato alla perfezione in questo suo nuovo "ruolo", e se la matematica non è un opinione, il prossimo album dovrebbe essere quello decisivo, dove gli Ion finalmente raggiungeranno il traguardo del capolavoro. Da tenere d'occhio.

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Max1334