MADRE DEL VIZIO - Amare L'amore
promo advance 2010
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Non credo che i Madre del Vizio abbiano bisogno di presentazioni. Non penso nemmeno che ci siano dubbi sull'amore viscerale che buona parte della redazione di EDS ha sempre nutrito nei confronti della band italo/teutonica. La rinascita della band avvenuta pochi anni fa con la pubblicazione di quel piccolo gioiello Deathrock che è Antonomasia ha portato i quattro loschi figuri in giro per i palchi di mezza Europa, facendo sfaceli un pò ovunque. Era con grande trepidazione che attendevo la nuova mossa discografica di Fulvio e co, ed erano anche molteplici le domande che mi ronzavano in testa. Saranno cambiati? Saranno sempre gli stessi? Avremo tra le mani un nuovo capolavoro? Un disco di transizione? Una rinascita? Un cambiamento di pelle? Tutte domande che hanno avuto risposta quando questo promo è entrato nel mio lettore. I Madre sono tornati, e nonostante abbiano ampliato il loro raggio d'azione, sono sempre loro. Ma andiamo con ordine. Il disco si apre con il Deep Mix di "L'Amore, Il Dolore", sorta di brano ambient dove Fulvio recita un lamento per l'abbandono ricevuto da una donna amata. Ed è questo il concept che permea l'intero lavoro, che prosegue con "la Cosa", primo assalto in chiave Madre Del Vizio che sa tanto, tantissimo di American Gothic. "Linda, Occhi Vergini e Blu" si candida come nuovo classico della band, musica eccellente supportata da un testo degno del Tori più visionario, tra vampiri, acque sante e resurrezioni. Con "Senza te" si torna sulle tematiche romantiche, e il suo ritmo fortemente ballabile la potrebbe far diventare una hit da dancefloor batcave, anche se mai nulla arriverà all'appeal catchy di Magico, vero e proprio hit senza tempo. "Hypnotica" è un collage sonoro con inserti Hardcore che mi rimanda ad alcune tracce presenti sul disco solista di Fulvio, mentre "La Fine Dell'Amore" risulta essere troppo blanda e poteva essere benissimo evitata. "Licht & Dunkelheit" è un intermezzo simil-industrial opprimente ed asfissiante, che cozza completamente con il brano più commerciale mai inciso dai Madre del Vizio. "Pordenone" infatti è smaccatamente pop, indie volendo, e stupisce il fatto che sia davvero bella! Ovvero, i nostri sanno scrivere anche altro, e pezzi simili lo dinostrano appieno. Lo ammetto, ad un primo ascolto ero rimasto interdetto e pensavo che il cd conteneva una traccia sbagliata, ma la voce di Fulvio mi ha confermato che ero proprio di fronte ad un brano dei MDV. E uno ascolta, e riascolta...e davvero, questo pezzo funziona! Scioccherà molti di voi, ma altri lo ameranno senza remore! "Transmission" è un'altro intermezzo, prima che "Il Mare" ci risucchi nei suoi strati sonori avvolgenti e soffocanti. Il Push Mix di "L'amore, Il Dolore" è nuovamente Madre del Vizio style, mentre "Malattia Fantasmagorica" sa di incompiuto, eppure coinvolge ascolto dopo ascolto. I ventiquattro secondi di "Dieses Verfluchte in Mir" chiudono l'album nel classico stile del combo. Un album che stupirà e dividerà, ma che sulla lunga distanza dimostrerà il suo valore complessivo. Il concept strisciante della sofferenza per amore, voluto o meno, ha portato alla luce un lato della band che non conoscevamo. Ma sotto il vestito da agnello, il sacerdote Fulvio è sempre vigile e pronto a regalarci i suoi sermoni. Maestro di vita (Mr Moonlight Copyright), è sostenuto da una band compatta e precisa, che sbrodola professionalità unita ad attitudine punk in maniera eccellente. Il prossimo disco è già in lavorazione (!!!!) e qualcosa mi dice che lì troveremo l'altra faccia della medaglia. Per chi scrive, un ottimo album, meno prevedibile di quanto potreste pensare, che amplia notevolmente il raggio d'azione dei MDV. Listen!