ZEROMANCER - The Death Of Romance
Trisol 2010
La quinta uscita degli Zeromancer ci presenta una band in completa fase creativa. A distanza di un anno dal precedente "Sinners International", dopo un lungo tour di supporto all'album i nostri sono tornati al volo in studio per registrare le undici tracce che compongono questo "The Death of Romance". La formula è rimasta immutata, il mix esplosivo di sonorità industrial che vanno a sposarsi con soluzioni più pop la fa sempre da padrone, così come i rimandi a Brian Warner (alias Marilyn Manson) spuntano qua e là (basti ascoltare la bellissima “The Hate Alphabet” ). In generale l'album può essere considerato il gemello oscuro del suo predecessore, tante son le somiglianze di fondo, anche se questa volta il lato catchy e più marcatamente pop è stato accantonato a favore di un mood prevalentemente oscuro ed aggressivo, lato che personalmente preferisco. Meno studiato e raffinato, l'album gode di quel piglio istintivo e graffiante che forse un pò mancava al suo predecessore. Kim Ljung è riuscito nuovamente a confezionare un lavoro molto buono, e poco importa se gli Zeromancer non hanno mai raggiunto i successi che probabilmente meritavano. Vero è che questi suoni hanno avuto il loro apice ad inizio decade, quindi siamo un pò fuori tempo massimo per l'attacco al mainstream, ma ciò non ci vieta di godere appieno dell'eccellente lavoro di songwriting della band che risulta essere sempre più convincente nonostante gli anni passino inesorabili per tutti.