RECENSIONI DISCHI

BATZZ IN THE BELFRY - Glow in the dark

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Per sapere chi sono i Batzz In The Belfry vi rimando alla recensione fatta dal sottoscritto di “Sparks fly upward”, il primo album del “gruppo” Americano edito nel 2007 e bissato da questo nuovo full-length “Glow in the dark” uscito a fine Ottobre. Lo stile compositivo di Nelson non si discosta di molto rispetto al passato, con un album diviso in una preminente parte dedicata alle canzoni d’atmosfera ed una parte marginale dedicata alle tracce più rabbiose e chitarristiche. Ascoltando  attentamente “Glow in the dark” si nota però che il mood del lavoro è più oscuro rispetto alle passate produzioni con composizioni synth-wave malinconiche come “Touch the stars” e “Monochrome”, austere come “To the end” e depresse come la conclusiva “These hands” che con la sua unione di mesti giri di chitarra, funeree tastiere ed inquieti vocalizzi baritonali si può considerare la traccia più cupa dell’intera produzione dei Batzz In The Belfry. Occorre sottolineare che il combo di San Francisco è anche e soprattutto un gruppo gothic-rock, così non mancano nel disco cavalcate goth adrenaliniche rappresentate da “Tyranny” e “Testify”, mentre una novità nello stile BATTZ è rappresentata dalle graffianti chitarre riverberate presenti in “For the dead” o “Lost city” che riportano alla mente lo stile di Mr. Galvin e dei suoi Mephisto Walz. Concludo ribadendo la valenza oscura e pessimista che permea “Glow in the dark” dove l’unica vera luce, “glow”, è rappresentata dalla traccia natalizia “Still still still” ovvero dalla fede in Dio che rimane il solo “spiraglio di salvezza”.

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Mr. Moonlight

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