IKON - Love, Hate and Sorrow
Apollyon 2009
Doppio cd per celebrare il 18esimo compleanno della band australiana, che escludendo la miriade di e.p. , qualche live e raccolte varie, arriva al sesto album in studio vero e proprio. Questo album degli Ikon meriterebbe di sfondare, non fosse altro che per una questione di giustizia. Se oggi il culto dei Joy Division sembra rinato (grazie ANCHE all'uscita di Control di Anton Corbijn) con gruppi come White Lies, Editors e compagnia bella, non vedo perchè Chris McCarter e Dino Molinaro debbano restare una band di culto, dato che non hanno mai nascosto nelle loro interviste e nelle loro canzoni l'amore viscerale per Curtis e co. Il primo disco è quello che considero l'album vero e proprio, con dodici tracce azzeccatissime, tra le quali troviamo alcuni brani già noti comparsi su alcuni e.p. negli ultimi tempi ( A line on a Dark Day era su League of Nations mentre Among the Runes era la title track dell'e.p. omonimo). Darkwave d'annata dunque, ma sempre fresca ed efficace, come dimostrano piccole perle che portano il titolo di Torn Apart o Beautiful Sadness. A completare il regalo per la maggiore età, un secondo cd con brani tratti da Love, Hate and Sorrow oltre che vecchi classici risuonati in chiave acustica, a dimostrazione di come certi brani, anche spogliati di tutto, rimangono affascinanti. Un acquisto obbligato per ogni amante del PostPunk e della DarkWave, una grande conferma per una band che non si è mai tradita e che mai ha lasciato con l'amaro in bocca i propri fan.