BAUHAUS – In The Flat Field+Mask (OMNIBUS EDITION)
Beggars Banquet 2009
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Due box che racchiudono i primi due album dei Bauhaus, rimasterizzati, e
un bel po' di altro materiale, il tutto ad un prezzo decisamente contenuto. Chi gia' possedesse le precedenti ristampe in cd potrebbe farci un pensiero, forse e' meglio metterle da parte e procurarsi queste lussuose edizioni perchè di roba ce n'e' parecchia.Il box di In The Flat Field consiste di due cd: il primo dedicato all'album In The Flat Field, giustamente riportato alla sua forma
originaria facendolo iniziare con Double Dare e non con Dark Entries.
Non ho mai capito questa mossa attuata nelle ristampe del disco, Dark
Entries è ovviamente un pezzo della madonna ma la sua dimensione è
quella di singolo fulminante; l'inizio perfetto dell'album è Double
Dare, non ci sono storie.Il secondo cd contiene 16 tracce tra singoli, mix alternativi e outtake: i singoli completi di Dark Entries, Terror Couple Kill Colonel e Telegram Sam (esclusa la title track, proposta con mix alternativo), A God In An Alcove nella versione piu' grezza uscita in flexi disc. Le
outtake non sono inediti scartati bensi' mix alternativi di Dive, Spy In
The Cab e Stigmata Martyr, in realta' molto simili alle versioni poi finite nell'album. Chiude il disco bonus “Untitled 2”, improvvisazione di poco piu' di un minuto in cui David J. fa qualche giro di basso blues mentre Daniel Ash controlla, non suona, controlla/accorda la chitarra...mancano Murphy o Haskins che tirano lo sciacquone, pazienza. Il box di Mask consiste di ben tre cd: il primo come al solito dedicato all'album, il secondo ai singoli e ai mix alternativi, il terzo contiene un live. Decisamente più interessante questo secondo disco incluso in Mask. Include molti pezzi al loro primo mix nonche' alcuni pescati tra i rejected mix di Mask. Solo tre pezzi pero' sono indicati come presi da questi ultimi, perche' non sono stati inclusi tutti visto che nel
bootleg c'erano? O forse il bootleg include come rejected mix anche i
pezzi qui nel box indicati come rough mix? Boh. Presenti la prima
registrazione di In Fear Of Fear, un po' piu' no wave del mix nell'album. Una versione demo di Ziggy Stardust, con David J sostituito da non si sa chi al basso, rallentata ma sempre bella, introdotta da Murphy ed Ash che rifanno un pezzetto di Cracked Actor e chiusa da Murphy che la battezza dicendo “next single”. Due diversi mix, in uno col titolo di lavorazione Monkey, della misconosciuta ma validissima Poison Pen, presente nella prima scaletta di Mask ma poi scartata e sostituita nella stesura finale (assieme a Earwax e In Fear Of Dub) e apparsa per sbaglio, al posto di In Fear Of Dub, in una pressata dell'ep Searching For Satori. Presente anche qui un inedito: “Dave And Danny's Waspie Dub”, quasi sei minuti di basso, charlestone e voce manipolata che non credo passera' alla storia.Il terzo cd contiene il live all'Hammersmith Palais di Londra del 9 novembre 1981: introdotto da un pezzo di Alan Moore (lo scrittore/fumettista, collaboratore di David J in altri progetti e produzioni), il live scorre potente e massiccio grazie anche al nuovo missaggio donatogli per questa ristampa. In entrambi i box, i cd sono contenuti in bustine che riproducono l'artwork dei vinili originali. I libretti acclusi di 48 pagine ciascuno, includono i testi, informazioni sulle varie versioni di ogni pezzo, dettagli sulla band e sugli album, molte ottime foto.Che dire, io attendo con ansia le analoghe ristampe degli ultimi due album della band. Non sono box imprescindibili ma al prezzo basso a cui si trovano in giro valgono decisamente la pena. L'unico rammarico e' di aver saputo tardi di queste ristampe e di non aver potuto cosi' possedere anche l'ulteriore cd bonus, intitolato “...And Remains” e contenente altri 7 pezzi live e remix, distribuito gratuitamente a chi avesse preordinato entrambi i box dal sito della Beggars Banquet.