SKELETAL FAMILY - Songs Of Love, Hope And Despair
Gepek records 2009
Ho sentito gridare allo scandalo all'uscita di questo disco. Gente che si lamentava con i soliti giri di parole, per arrivare al punto "ecco, gli Skeletal Family non sono più quelli di una volta". Benvenuti nel 2009. Quando quattro anni fa uscì Sakura, non è che le cose fossero molto diverse da ora. Gli Skeletal Family sono semplicemente una band diversa, che fa cose diverse, che ha membri diversi, e che semplicemente usa un moniker che è legato alla storia del Goth. Ma di moniker si parla. Punto. E forse è proprio questo il punto: perchè non cambiare nome? Ho capito che sotto quella denominazione è più facile beccarsi ingaggi ed avere visibilità, ma credo che la cosa stia portando più critiche che elogi. Ed è un peccato. Perchè Songs of Love, Hope and Despair è un bell'album, che tende più al post rock/Indie oscuro che non al goth. Che ha messo da parte le cavalcate tribali di She Cries Alone a favore di atmosfere più dilatate e riflessive. Che, insomma, è tutta un'altra cosa rispetto al passato. La voce di Anne Marie era unica, ma non è che la nuova cantante sia pessima, anzi. Semplicemente non è Anne Marie. E quindi non c'entra nulla con gli SF. Ed è storia vecchia, chiedetelo a Katrina, colei che cantò con la famiglia di scheletri nella seconda metà degli '80. Un disco buono, ma con un moniker sbagliato. E' come se i Love and Rockets avessero continuato a chiamarsi Bauhaus. Cambiassero nome, e continuassero a sfornare dischi come questo, potrebbero aprirsi nuove strade e conseguire parecchie soddisfazioni. Spero che lo facciano presto, prima che a forza di critiche gettino la spugna.