INTERZONE - The land of ice-promo
(Autoprodotto 2007)
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Non ancora spenti gli echi del debutto ufficiale dei Daimonion ecco che dalla Polonia arriva un altro gruppo meritevole di grande attenzione: gli Interzone. Rispetto ai loro “più celebri”compatrioti, gli Interzone, attivi dal 2004 per impulso di Adam “Eldridge” Pawlowski, sono molto più calati nel genere, ovvero, l’album di debutto “The land of ice” suona come una classico album di BritGoth anni ’90. Le cose sono subito chiare sin dall’iniziale tittle track: chitarre taglienti, basso pulsante, immancabile drum machine e voce femminile in perfetta dizione anglofona tanto che la singer Ilona Szewczyk sembra proprio provenire dalle nebbiose lande albioniche.
Lo stile British pervade l’intero album, dalle canzoni più lente e d’atmosfera come “My friend darkness” o “The sorrow remains”, a quelle più movimentate come “Mirror man” o “Modlitwa” –l’unica cantata in idioma Polacco- facendo paragonare gli Interzone ad un'altra band “fintamente inglese”: i tedeschi Avaritia.
E’ con la seconda traccia, “Jihad”, che il gruppo sforna una vera e propria “goth evergreen”: ritmi martellanti di drum machine, chitarre arabeggianti, basso sincopato e refrain accattivante per una canzone che potrebbe diventare una delle goth-hit di questo 2007.
Tirando le somme, il primo full-length degli Interzone, che, voglio ricordarlo, è ancora in versione promozionale/dimostrativa, supera la prova a pieni voti: se amate il gothic rock britannico - in particolare con voce femminile- di bands quali Die Laughing, Excession o Solemn Novena non fatevi scappare “The land of ice".