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La prima cosa da appurare in “Submission” (SDN), la nuova release dei TEMPLE, è la qualità del suono, e per farlo basta accostare la versione di “Nausa” rispetto a quella originale contenuta in “Self Ritual Torture”.  Finalmente la band di Porland non si presenta come il “consueto gruppo lo-fi” Americano con una produzione/mixaggio professionale. Certo è che il terzetto non riesce, anche con questo “Submission”, ad emergere nella marea di combi che navigano nel mare post-punk/alternative a stelle e strisce. I Temple possono dirsi Kalvin Kinzer-dipendenti: è infatti la voce del frontman -ndr così così- che si contende la scena con i giri della sua chitarra -ndr2 con ottime evoluzioni – in tutte le tracce. Miglior componimento del lotto “Suffocate” dove chitarra batte voce 3-0. Out in cd dal 30 Giugno. Vinile  a seguire.

Mr. Moonlight