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Non è una mera compilation di inediti del rooster Solar Lodge in quanto i componenti dei vari gruppi sono “shakerati” -poi ci sono anche “special guests esterni”-, non è una “open band” stile Eden House in quanto un vero e proprio ensemble di fondo non c’è -eccetto la presenza fissa di Artaud Seth-; allora cos’è il progetto ALPHAVOX? Nella mia squilibrata mente lo vedo come un sorteggio “stile mondiali di calcio” con dei bussolotti contenti sette nomi (Din-Tah Aeon, Aeleth Kaven, Ashley Dayour, John Wolf, Mike York, Lars Kappeler, Rev Gonz.) e la manona di Artaud Seth che frulla nell’urna sorteggiando i vari componenti che andranno a scrivere/suonare/cantare le varie tracce. “Alphavox”(Solar Lodge) è, con l’eccezione alla regola di “The Rise” ed “Order Out of Chaos”  -ma il programming del lettore cd è fatto apposta per saltare le cose meno gradite- un discreto disco fin dalle prime tracce “Morning Star” -in cui si concentra il miglior sound dei Merciful Nuns- ed “All Stars Aligned” -con il fondamentale contributo compositivo di Lars Kappeler-. Passati più o meno indenni alla metrotomìa da marcia funebre di “Shadowplay” si arriva “all’aerea e sableriana” “Dark Satellite”, “all’acida e dayouriana” “Eldest of Things” per finire come avevamo iniziato con la lenta “Sleeping Prophet” in odore di Merciful Nuns. Concludendo la segnalazione in una frase, “Alphavox” è un compendio di quello che si può oggi definire “suono post Nephiliano”. Out dal 03 Marzo.

Mr. Moonlight