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Per chi scrive è sempre un gran piacere annunciare un nuovo album dei MIZAR: l’attesa durata quasi tredici anni si ferma grazie a “Vecna Praznina-Eternal Emptiness”(Dallas Records), il sesto album -visto che dell’ipotetico “Coloured Cow”(2016) non vi è traccia tangibile- dei maestri del dark rock Balcanico. Dieci nuove composizioni in cui Gorazd Capovski fa tornare i Mizar allo stato di “gruppo musicale” dopo che nel precedente full-legth “Child And The White Sea”(2010) si è preferita la dimensione corale, sacrale e bizantina dell’Harmosini Ensemble. Nella band del 2023, oltre al deus ex machina Capovski,  fanno parte Pece Kitanovski al basso, Georgi Božikov alla batteria, Aleksandar Ristovski chitarre ed uno Zoran Tortevski che in quanto a doti di “baritonalità” non è secondo ai precedenti cantanti Goran Tanevski, e Goran Trajkoski. “Eternal Emptiness” si posiziona musicalmente tra “Terrible Beauty Is Born” e “A View To A Flower Garden” dove a tracce dark rock -“ Uninije”, “Messengers Of The DawnFall”, “A Day Is Coming”- fanno da contrappeso composizioni più oniriche -“Galeb”, “Luzna (Scar)”, “Nebesna Tišina”- ma tutte avviluppate di quel tocco folk /byzantinegoth balcanico che è caratteristica imprescindibile dei Mizar fin dai loro esordi negli anni ottanta. L’album, disponibile in cd da metà Dicembre, ha, al momento, distribuzione solo nei paesi dell’ex Jugoslavia.

Mr. Moonlight