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HALO EFFECT - new romantic industry
(autoprodotto 2007)
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Dopo anni di gavetta e una manciata di demo ed ep, finalmente ecco il primo album degli Halo Effect, autoprodotto, che va ad essere una specie di sunto del loro sound e della loro attitudine. Ho già parlato di loro varie volte su queste pagine, e parto subito col dire che la loro formula Depechemodiana non è variata. Martin Gore e soci sembrano sempre essere il punto di riferimento principale per la band capitolina, ma il tecno pop qui è stato infarcito di venature elettrodark primi anni '90, ed è un bene. I brani sono più aggressivi ed incisivi, forti anche forse di una registrazione migliore e una scelta di suoni più particolare. Harder and Faster, Before The Rain e Your Hopes To Die, a mio avviso, le tracce migliori, per un album che continua a non brillare di originalità, ma che si fa ascoltare con piacere e farà felici(ssimi) gli amanti del DM-sound. Piacevole anche la cover in chiusura, Join The Chant dei Nitzer Ebb, che non raggiunge i livelli dell'originale ma che è comunque ben fatta. Unico appunto: attenti alla voce, che risulta spesso impastata od ovattata. Curarne di più i livelli ed i suoni potrebbe essere la carta vincente.