MOONLIGHT FESTIVAL, FANO, PU, day 1, 8 Luglio 2010
ATOMIZER, JOY DISASTER, MARTIN DEGVILLE's SIGUE SIGUE SPUTNIK ELECTRONICS, Dernière Volonté
Dopo lunghe peripezie e un viaggio un poco noioso, arrivo a Fano nel tardo pomeriggio. Non so nulla quindi dei dj set e delle conferenze, mea culpa. L'Aereoporto, la nuova location di quest'anno scelta a favore del porto nuovo, è fuori mano, alias o macchina o bus navetta, ma ci si arriva senza grossi problemi. Appena arrivato capisco subito che gli hangar non saranno utilizzati come previsto in precedenza, ma che la zona festival sarà solo ed esclusivamente quella del prato. Poco male, finchè il tempo regge. E per fortuna, il cielo sopra di noi è stato clemente per tutti e tre i giorni del festival. Ci sono molti più stand dell'anno scorso, cosa che mi fa pensare ad un mini mercato che nel corso degli anni è destinato ad aumentare, per la gioia di collezionisti di dischi, modaioli alla ricerca dell'abito perfetto o chincaglierie varie. Il tempo di rinfrescarmi un attimo e salutare un pò di amici, e gli Atomizer salgono sul palco. La gente è poca, ma i nostri partono decisi con il loro set cercando di scaldare i presenti con la loro elettronica piacevole, anche se non particolarmente originale o memorabile. Ma dopo due pezzi, il patatrac. Salta tutto l'impianto elettrico. niente luci, niente suoni, niente di niente. Per due lunghissime ore il prato dell'aereoporto è ingoiato dal silenzio, e sono in molti a chiedersi se sia tutto finito, sia per stasera, sia per il festival. Per fortuna i presenti si sono dimostrati tranquillissimi, e nessuno ha cominciato a lanciare cose sul palco, andare a chiedere il rimborso dei biglietti o altro. Un comportamento impeccabile, che fa onore ai paganti ed ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli organizzatori. Di certo, in altri ambienti e situazioni, la cosa sarebbe potuta degenerare facilmente... Fortunatamente dicevo, dopo due ore il festival riprende, con gli Atomizer che riprendono il loro posto sul palco, presentati questa volta dal nuovo mattatore delle tre serate, Patrick Rizzi, che alternerà strafalcioni enormi a tormentoni indimenticabili, ma ne riparlerò in seguito... Il duo inglese riprende il proprio set, divertendo quanto basta e regalandoci anche una versione stravolta della bellissima "Icon" di Siouxsie and the Banshees. Ammetto di averla riconosciuta solo dal testo, ma tant'è. Dopo di loro tocca ai Joy Disaster calcare lo stage, ed è una band ancora in embrione quella che ci si presenta davanti agli occhi. Una formazione completamente rimaneggiata, una transizione stilistica ancora in corso e alcuni problemini tecnici sul palco fanno si che la loro esibizione non riesca veramente a decollare. Soffrono per un sound non eccelente e svariati problemi tecnici sul palco. Si rompono anche corde degli strumenti, ma i nostri continuano stoicamente. Peccato che paio di brani scarrono via completamente fuori tono. Poco importa, il publico sembra non accorgersene.
Di certo sanno tenere il palco, si vede che il leader si è fatto bene le ossa a forza di date in mezza Eurpoa negli ultimi cinque anni: comunica, interagisce con il pubblico...e la sua malcelata pacatezza va a cozzare con l'esagerata presenza scenica del nuovo bassista ultrametal che in braghe corte, t-shirt e piedi scalzi, sbatte la sua lunga chioma per tutto lo show, saltando dalla batteria e mettendosi in pose macho più consone per un gruppo come i Korn che per una band di coldwave francese. Gli inediti del nuovo album sono meno cattivi e viscerali rispetto ai brani più datati, segno che la trasformazione del sound dei Joy Disaster è in pieno svolgimento. A mio avviso la band deve ancora amalgamarsi al meglio e il set non riesce a colpire nello stomaco come dovrebbe. Peccato, da rivedere tra un pò. Rapido cambio di programma ed al posto dei Dernière Volonté sale sul palco Martin Degville con i suoi Sigue Sigue Sputnik Electronics. Che NON vanno confusi assolutamente con i SSS originali. Vero che le canzoni son sempre quelle, vero che l'abbigliamento della band sul palco fa onore a quanto fatto in passato dai simpatici elettrorockers, ma è giusto essere precisi. Per capirci, due giorni dopo ha suonato Peter Hook, mica i Joy Division... Diradati i dubbi, eccoci allo show. Queste Drag queen postnucleari alternano vecchi classici come "21st Century Boy" a nuove composizioni che mi fanno spanciare dalle risate, una specie di Eurodance anni '90 di bassa lega, che risulta però divertente nel suo trashume. Purchè la si ascolti solo una volta... Inoltre presentare brani di molti lustri fa (Success) sottolineando che fu registrato per il secondo album della band sotto EMI records mi sa tanto di "scrivimi una canzone"... Martin come il leader dei Pop? Dopo un oretta, la carneval... ehm...il concerto si conclude con l'arcinota "Love Missile F1-11", lasciando il pubblico con un sorriso stampato sul volto. Non so se di piacere o di divertimento. Per chi scrive, scusatemi tanto, ma meglio i Kiss, che dietro avevano anche delle signor canzoni. De Gustibus. Tocca quindi al duo francese Dernière Volonté chiudere la serata, con un set che andava a ricoprire tutta la loro carriera, seppur riletta in chiave leggermente più elettronica e danzereccia. Anche per loro, il set non è riuscito mai a decollare veramente, e sarà per il freddo micidiale che ha assalito i presenti, sarà per la scarsa dote comunicativa del cantante, il tutto si chiude in sordina, con pochi fan sfegatati ad applaudire e molti altri che si avviano rapidamente al bus navetta per tornare in albergo. Fa davvero troppo freddo, e tutti i presenti sono vestiti in maniera leggera. Scappo al volo anche io, e resoconti del day after per chi è rimasto non parlano di certo di folle oceaniche rimaste a danzare...
Max1334
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La Seconda Edizione del Moonlight Festival,a Fano, si tiene quest'anno in un grande spazio aperto ed erboso all'aereoporto.Molti stand di dischi e abbigliamento all'entrata,due grossi stand per il cibo(che ho gradito molto allo stand più piccolo),un quadratino "attrezzato"per la pista da ballo dalla parte opposta,e metri e metri più avanti il palco.Certo,rispetto all'anno scorso il cambio di "location" è stato un po' deludente ma ha avuto il suo perchè.
ci accoglie un dj set apprezzatissimo fatto di coldwave,quindi Asylum Party,Opera de Nuit,e altri esponenti importanti della corrente francese.
Qualche problema tecnico ritarda l'inizio effettivo dei concerti a causa di malfunzionamento di un generatore, che spezzerà in due il set degli Atomizer, il duo elettronico composto da Jhonny Slut e il compare Fil OK. Un po' di noia a tratti compensata dallo show di Jhonny, il quale, vestito con una maglietta aderente e pantaloni in pvc, cerca di coinvolgere il pubblico addirittura mostrandoci le chiappe quando durante il concerto il pantalone gli si spacca sul sedere lasciandoci intravedere l'arancione mutanda.
Il secondo gruppo sono i rinnovati Joy/Disaster, uno dei gruppi che più ho odiato in questa edizione, forse anche grazie alle movenze del bassista-cugino IT che credeva chiaramente di star facendo assoli al Gods Of Metal...ad ogni modo a parte questo i Joy Disaster mi piaciucchiavano nei loro primi lavori, ma li ho trovati abbastanza inascoltabili durante il concerto: il nuovo sound era ovviamente troppo influenzato da una venatura decisamente rock che mi ha lasciata insoddisfatta. Seguono i Martin Degville's Sigue Sigue Sputnik Electronics, il concerto più trash e divertente del festival (anche se in verità mi sono un po' annoiata). Vestiti in modo strampalatissimo come sempre, trascinano nelle danze anche gli Atomizer (che assistevano al concerto sotto al palco), che ballano e si buttano per terra... Lo show è coinvolgente e il pubblico pare divertirsi molto, ma a parte le loro hit più famose non chiedetemi cosa hanno suonato perchè non sono mai stati tra i miei gruppi preferiti... Finalmente tocca a coloro per il quale sono giunta a Fano fin dal primo giorno del festival: i Dernière Volonté, duo francese amato ed apprezzato sopratutto in ambito del neofolk. Il concerto mi è piaciuto molto, specialmente verso la fine quando Geoffrey decide di scendere dal palco per regalare un bel bacio a stampo sulle labbra a tutti quelli che si trovavano in prima fila! Ma la vera sorpresa del primo giorno del festival è stata...IL FREDDO! Reduci da una giornata caldissima non ci si aspettava di morire di freddo poi alla sera... le escursioni termiche erano degne di un deserto! E così appena i Derniere finiscono, tutti si buttano nella navetta che ci riporterà nei nostri alberghi, servizio che si rivela efficientissimo: gli autisti infatti facevano fermate anche non previste inizialmente nell'itinerario, facendo scendere la gente, come nel nostro caso, proprio sotto l'hotel. Impagabile.
L'Aurore_Assassine
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Scalette:
ATOMIZER
Beauty Smashed Forever
I`d Prefer Not To
Je Suis Lesbien (tagliata, blackout)
Je Suis Lesbien
Black Hand
These Modern Boys
Leon
Icon
Hypocrites
Edward
So Many Poisons
Hooked On Radiation
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JOY DISASTER
Critical place
The Light
Dory
Vision 98
Fade Away
When the Others...
Human Robots
Lobotomy
White Attraction
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MARTIN DEGVILLE's SIGUE SIGUE SPUTNIK ELECTRONICS
Rockit Miss Usa
21st Century Boy
Teenage thunder
Success
Dancerama
Is This The Future
Sex Bomb Boogie
Jayne Mansfield
Don't Babble With the Devil
Love Missile F1-11
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Dernière Volonté
intro
ami
les tambours
L'ombre des Réverbères
La Nuit Revient
le mal que tu me fais
la fête est fini (?)
maintenant
mais qu'avons nous fait? (?)
mon mercenaire
mon orage
au travers des lauriers
tout a disparu
dormir sous les étoiles (?)
outro
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Foto di L'Aurore_Assassine
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